Pensare a Del Piero fa tornare bambini all’istante
Per strada si udivano i bambini minacciare i portieri urlando: “questa la batto alla Del Piero“. E li vedevi lì, intenti a torcersi su se stessi per imitarlo e dare al pallone quell’effetto a giro, che per un attimo li autorizzava a portare indosso La Maglia, solitamente contraffatta, di quel numero 10 autentico. Per 15 anni non so quante maglie da bambino di Alessandro Del Piero avrò visto scorazzare per le periferie e gli oratori del mio paese, che pure dista 850 km da Torino. Ma quelle poesie scritte – anzi pennellate – con i piedi, non potevano avere una dimora confinata. Viaggiavano e facevano il giro del mondo alla velocità della musica.
“Aaah come gioca Del Piero!”
E così, ogni lunedì seguente il goal di Del Piero, nelle scuole, nei bar, negli uffici, tra i mercati rionali e nelle parrocchie, il tormentone si diffondeva come se fosse un vangelo: “Aaaaaah come gioca Del Piero“, cit. Maurizio Mosca. Intanto, è stato decisivo fino all’ultimo! Il suo marchio lo ha messo anche sulla stagione del ritorno allo scudetto. L’ultimo canto del cigno. E così, quando gli schemi di Antonio Conte non bastarono più, ci pensò Pinturicchio. E in quel Juventus – Lazio 2-1, lo Juventus Stadium divenne già un nuovo tempio ai piedi del suo angelo in terra.
Ma davvero Del Piero torna alla Juventus?
Per il momento non ha smentito né confermato nulla, ed è stata proprio questa la notizia più lieta della scorsa settimana per tutti i tifosi bianconeri. Intanto, si vocifera che sia interessato solo in caso di ruolo alla Maldini per il Milan; insomma, Alex non vuole fare la semplice figurina. Poi in un’intervista ha chiosato: “Capisco chi me lo chiede, però penso che la cosa più giusta sia quella di non commentare”. Intanto, si parla si parla, anzi si spera nel suo ritorno, come si spera nell’arrivo di un eroe. Ad esempio, lunedì 5 dicembre, Giaccherini ha dichiarato: “Un suo ritorno alla Juve, prima o poi, mi pare scontato e non solo come personaggio simbolo”.
Sarà Del Piero anche in caso di Serie B?
Quando in occasione dell’ultima retrocessione della Juventus in Serie B, gli fu chiesto del perché avesse scelto di indossare i colori bianconeri anche in Cadetteria, Pinturicchio rispose con lo stile che piaceva tanto a chi lo battezzò con quel soprannome: “Un cavaliere non abbandona la sua Signora”. Dunque, ad oggi, a fare la differenza sulla sua scelta è più probabile che sia il ruolo, piuttosto che la categoria e gli obiettivi del club.
Capito adesso perché Del Piero lo amano quasi tutti?
Del Piero ricorda a tutti anche quel lato lì del calcio, quello fatto di sentimenti sicuramente a volte un po’ infantili, ma conditi anche da affetto e fedeltà; quel calcio di cui, un po’ per moda (e non sempre per capacità di giudizio critico) non si parla più. Nonostante Tonali sia un fedelissimo tifoso prima ancora che protagonista del Milan (si è anche abbassato l’ingaggio per restarci), nonostante si possa dire la stessa cosa per Pellegrini con la Roma, Immobile con la Lazio e perché no, anche per Barella con l’Inter. Ah, dimenticavo: perché Di Lorenzo non tifa veramente Napoli?