Pronostici Marcatori: la nuova tendenza
Negli ultimi anni, anche grazie agli appassionati di fantacalcio, è esplosa una nuova tendenza nel mondo del betting: le scommesse sui pronostici marcatori. Ma perché i fantallenatori amano questa tipologia di scommessa? Principalmente perché ogni fantallenatore che si rispetti, conosce vita, morte e miracoli di ogni singolo calciatore presente nel listone di Serie A.
La seconda ragione è una questione di scaramanzia, a cui noi italiani siamo particolarmente affezionati; infatti molti fantallenatori tendono a scommettere sui giocatori che i loro avversari di giornata schiereranno contro. Perché? Per semplice gufata o copertura emotiva… “se perdo al fantacalcio, almeno vinco la schedina!”.
In occasione della prima giornata di campionato sul nostro blog avevamo notato che i marcatori meno quotati erano stati Lukaku e Vlahovic (entrambi dati a 1.80 sui principali bookmaker), sulle cui possibili marcature eravamo essenzialmente d’accordo. In questa guida condividiamo con voi i 5 segreti, che ad esempio, ci hanno permesso di individuare alcuni marcatori della prima giornata della Serie A 2022/23.
5 cose da sapere per studiare i pronostici marcatori
1) Lo stato di forma
Prima di scommettere sui marcatori, è importante conoscere lo stato di forma di un calciatore. Questo discorso vale in particolar modo per gli attaccanti, i quali vivono di momenti emotivi molto intensi, caratterizzati da periodi in cui inanellano tantissime reti e periodi invece di digiuno prolungato. Spesso a rompere la serie di goal è un evento intenso, come ad esempio un rigore decisivo sbagliato o la perdita di un obiettivo stagionale. Il rendimento dei centravanti infatti, dipende dallo stato di forma dell’intera squadra e dei giocatori che gli ruotano attorno. Un esempio di attaccante il cui rendimento dipende molto dal suo stato emotivo è Lautaro Martinez, che nella stagione 2021/22 è rimasto a secco dalla diciannovesima alla ventisettesima giornata, sbagliando anche un goal a porta vuota contro il Sassuolo. Potete rivedere questo clamoroso errore al minuto 1:50 di questo video.
2) I precedenti
É un dato di fatto che molti giocatori tendono ad avere delle vittime preferite ed è giusto tenerne conto. Probabilmente giocare contro una squadra a cui si ha già segnato rappresenta un segnale di fiducia a livello inconscio. Prendiamo per esempio Dybala, che ha nell’Udinese la sua vittima preferita, a cui ha segnato ben 12 goal in 18 partite.
Oltre ai precedenti, è utile andare a vedere se il nostro attaccante gioca contro una sua ex squadra. Il temutissimo goal dell’ex è molto frequente, ma anche in questo caso ci sono delle variabili psicologiche da attenzionare; abbiamo notato che i giocatori psicologicamente più fragili emotivamente tendono a segnare alle ex con cui hanno fatto bene, mentre i giocatori più forti emotivamente (o tendenzialmente spesso smaniosi di riscatto) tendono a segnare alle ex con cui hanno avuto una brutta esperienza.
Ci sono altri 3 segreti da leggere.
Scoprili, aprendo la Guida ai pronostici marcatori – Parte 2