Un mondiale nato per essere strano
Mancano ormai pochi giorni all’inizio del mondiale più strano della storia del calcio, coincidente guarda caso, con l’uscita del film “La Stranezza” di Roberto Andò, dedicato alla figura letteraria di Luigi Pirandello. Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare questo articolo a tutte le stranezze di Qatar 2022.
1° stranezza di Qatar 2022: i grandi assenti
Il primo grande assente della lista è sicuramente Haaland, che dopo aver incantato in Premier e Champions, sarà costretto a vivere i mondiali da spettatore perché con la sua Norvegia, non è riuscito ad ottenere la qualificazione a Qatar 2022. Il secondo grande assente è Salah, attuale capocannoniere di Champions, a pari merito con Mbappé, ma eliminato dal Senegal di Mané negli spareggi di qualificazione al mondiale. Il calciatore senegalese è stato convocato, ma la sua presenza è in forte dubbio a causa di un infortunio riscontrato al tendine del ginocchio.
La più penalizzata è invece la Francia campione in carica, che dovrà rinunciare a Maignan, Kanté e Pogba. I grandi rimpianti sono soprattutto per il centrocampista della Juventus, che dopo aver saltato l’inizio di campionato per aver preferito il trattamento conservativo all’intervento chirurgico, dovrà rinunciare adesso anche al mondiale. Gli altri grandi assenti per infortunio sono il portoghese Diogo Jota, l’olandese Wijnaldum, il tedesco Werner, i brasiliani Firmino e Coutinho, gli inglesi Chilwell e James e il messicano Corona.
Cosa ancora più strana è la seconda assenza consecutiva della nazionale italiana che in Qatar non potrà esibire un centrocampo di sicuro tra i più forti al mondo (Barella, Jorginho, Verratti, Tonali e Chiesa). Il fallimento dell’Italia è testimoniato anche dal fatto che la Serie A contribuisce ai campionati del mondo con soli 67 giocatori convocati su un totale di 832, mentre la Premier contribuisce con ben 163 convocati. Non è un caso allora che l’Inghilterra abbia snobbato i nostri Tomori, Smalling e Abraham, tutti rimasti a casa.
2° stranezza: come passeranno il tempo i grandi assenti durante la sosta?
L’altra stranezza di Qatar 2022? Due mesi invernali senza calcio per i campioni! Come i sei personaggi della novella di Pirandello sono in cerca di un autore, così i grandi assenti al mondiale sono alla ricerca di qualsiasi soluzione, pur di restare in forma e non farsi divorare dalla malinconia di non poter partecipare alla competizione, che è il sogno di ogni bambino. Haaland infatti sta pensando di giocare in un campionato dilettanti, pur di non perdere l’abitudine al goal, mentre Osimhen e Kvaratskhelia si allenano alla corte di Spalletti per continuare a inseguire il sogno scudetto. Pogba invece, non sembra per nulla turbato e ha fatto infuriare i tifosi juventini con un balletto postato su instagram. A proposito, il picco delle stranezze arriverà a breve sui loro profili social.
3° stranezza: la vittoria del Paese ospitante è quotata 200.00 su Terrybet
Dopo aver visto la quota del Qatar, viene spontaneo chiedersi se nella storia ci sia mai stata una quota così elevata per il paese ospitante. Le favorite di Qatar 2022, secondo i bookmaker invece, sono il Brasile (5.00) e l’Argentina (6.00), seguite dalla Francia (7.50) campione in carica. L’Inghilterra di Kane è quotata 8.50, mentre la vittoria del Portogallo di Ronaldo e Leao è pagata 15.00.
I romantici del calcio sperano che ad alzare la coppa sia uno tra Messi o Ronaldo, che così potrebbero chiudere la carriera con l’unico trofeo mancante nella loro personale bacheca. In caso di vittoria dell’argentino, già in vantaggio sul numero di palloni d’oro (7 contro 5), la disputa sul più forte potrebbe chiudersi definitivamente.
Gli altri fuoriclasse sono Mbappé, che ha già trionfato nel 2018 e Neymar, ancora a caccia di riscatto dopo i fallimenti del 2014 e del 2018. Nella Francia occhio a Benzema, motivato dal Pallone d’oro e assente nel 2018 per lo scandalo Valbuena.
4° stranezza: bellezze esotiche da preservare
Il Qatar oltre ad essere famoso per il reddito pro capite più elevato al mondo, è diventato una meta turistica così ambita, da fare concorrenza alle più rinomate Dubai e Abu Dhabi. A suscitare il fascino dei visitatori non sono solo lusso e grattacieli. La penisola del Qatar ospita straordinarie bellezze naturalistiche che il governo si sta impegnando a tutelare, tra cui il cosiddetto mare interno, che ospita i dugonghi, animali a rischio estinzione assolutamente da tutelare, e le mangrovie di Al Dhakira.
In un paese dove il conflitto tra progresso e tradizione è ancora forte, ogni giorno emergono tuttavia numerose polemiche che finiscono sotto la luce dei riflettori. Il Mondiale e gli occhi puntati dell’occidente sono l’ennesima occasione per imparare a proteggere sia il diritto alla storia che il diritto all’evoluzione di un popolo, oltre che Madre Natura.